lunedì 16 giugno 2008

SPADA DI DAMOCLE

Taluni coinvolgendo nella citazione il nostro progenitore, dicono: la spada di Adamocle. Il Paradiso terrestre non c'entra, c'entra la nostra città Siracusa, di cui era tiranno, nel IV secolo a.C. Dionigi II il giovane. Uomo dotato più di cultura filosofica che di capacità militari, cercò di migliorare le condizioni di vita dei sudditi, dimostrandosi un signore per quei tempi abbastanza illuminato. Per qualche tempo ebbe alla sua corte il filosofo Platone e ciò la dice lunga sulla sua apertura mentale. Tuttavia assalito dai nemici, dovette dopo vicende interne perdere il dominio della città e trascorse gli ultimi anni della sua vita a Corinto.
Un giorno, mentre era al colmo della sua fortuna, un cortigiano di nome Damocle lo adulò per la sua potenza, disse che lui era l'uomo più felice del mondo.
Allora Dionigi lo fece sedere sul suo trono, sopra il quale pendeva una spada, appesa al soffitto mediante un crine di cavallo. Con ciò il tiranno siracusano gli fece capire quanto instabile e pericoloso fosse quel potere che tutti invidiavano.
Damocle capì e immediatamente si alzò!

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