
Auguri di un sereno e gioioso NATALE 2008 !




I canti popolari sul Natale sono tanti e celebrano o la nascita di Gesù, o gli affetti dei pastori, o la devozione dei fedeli espressa nelle Ninne Nanne religiose.Quattro versi con i quali comincia probabilmente uno di tali canti, sono i più comuni in tutta l'isola e servono alla melodia popolare di tutti i canti natalizi.
armando carruba
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LAMPI E TRONA, ITI ARRASSU
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CONTRU 'A TIMPESTA
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Scuzzuliari i favi e mittilli a còciri 'nta 'na cazzalora cò cummogghiu cu 'na pocu d'ògghiu e sali q.b.per contattarci - anteaspoesie@yahoo.it
ingredienti per 4 persone: 1 kg di seppie, 4 spicchi d'aglio, una cipolla, olio, sale, pepe e prezzemolo abbondante.
'A PRIJERA DO' MATINULe riprese sono sempre dell'ottimo Gino Cataudo, che sottolineano l'ingresso in Cattedrale il 13 dicembre 2007 dei portatori della processione di Santa Lucia.
Bravo Gino a cogliere l'attimo!
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(immagine presa dal sito http://www.basilicasantalucia.it/)

La festa di Santa Lucia si svolge due volte l'anno, il 13 dicembre e la prima domenica di maggio, per due ragioni diverse.
E' stata certamente la visita del Patriarca di Venezia, nel 1988, uno degli eventi più significativi nella storia della festa di Santa Lucia.La canzone Santa Lucia cantata dal bravo Franco Ferrini sotto l'attenta regia di Gino Cataudo!!!
( Da un articolo del quotidiano LA SICILIA del 13 dicembre 2004 di Giuseppe Aloisio)Da sempre i fedeli siracusani hanno chiesto e voluto nel capoluogo i resti mortali della loro Patrona. Le vicissitudini che ha subito il suo corpo dopo il martirio hanno dell'incredibile: L'imperatore Diocleziano perseguitò i cristiani che verso il 300 a.C. erano molto numerosi anche a Siracusa, dove il 13 dicembre 304 la giovane vergine Lucia subì il martirio sul quale le fonti sono discordanti. Gli "atti latini" riferiscono che venne trafitta, mentre il "Codice Papadopulo" (greco) che venne decapitata. Il capo della Santa conservato a Venezia, appare staccato dal busto e dalla spina dorsale; infatti la decapitazione era il genere di supplizio riservato alle persone di nobili natali. Dopo il martirio il suo corpo venne depositato in un preesistente cimitero paleocristiano che successivamente venne ingrandito a Sud in epoca post-costantiniana (attorno al 350) con un tipo di gallerie nuove per Siracusa. Dopo la dominazione araba, iniziata nell'878, i normanni ripristinarono il cristianesimo e il culto della Santa siracusana ritornò alla luce del sole, dopo che le reliquie erano state nascoste dentro un loculo delle vicine catacombe. Ciò avvenne sotto il regno di Tancredi nel 1115. Ma prima un vecchio cristiano, indicò al generale bizantino Giorgio Maniace (venuto a Siracusa e in Sicilia per liberarle dagli arabi) il luogo dove erano state nascoste le spoglie della martire. E così, Maniace, all'insaputa di tutti estrasse dalle catacombe il corpo di Lucia e lo trasportò, assieme ad altri corpi di martiri, come Sant'Agata di Catania, Sant'Eutichio e San Clemente, a Costantinopoli per farne dono alla cattolicissima imperatrice Teodora. Ma nel 1204, Costantinopoli cadde in mano ai crociati e il doge Enrico Dandolo portò solennemente a Venezia il corpo di Lucia, custodito nella chiesa di San Giorgio Maggiore dai monaci benedettini. Nel 1280 un altro trasferimento nella chiesa parrocchiale di Santa Lucia e dopo quasi 600 anni, l'11 luglio del 1860, abbattuta questa chiesa, le sacre spoglie, perfettamente e miracolosamente ben conservate, furono trasportate nella chiesa di San Geremia che da allora fu chiamata anche di Santa Lucia.
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L'amuri è comu 'u citrolu, 'ncumincia duci e finisci amaruL'amore è come il cetrolo: comincia dolce e finisce amaro
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MEGGHIU PICCA GODIRI, CH'ASSAI TRIVULIARI
A fine settembre si è svolta una serata danzante, sempre all'insegna dell'allegria per i "giovani" ANTEAS.
Il tutto documentato dal nostro Gino Cataudo !
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VITTI
Ogni bona mugghieri di carritteri si suseva quannu 'u maritu 'mpaiava, ci dava 'a truscia 'nta coffa e 'na buttigghia 'i vinu, e cci ricurdava di diri 'a prijera 'i San Giulianu:San Giulianu 'u 'Spitaleri (9 jnnaru) è 'u santu prutitturi d'ogni viaggiaturi, chiddu chi 'i porta 'n sarvamentu.
San Giulianu 'nta l'auti munti varda li passi e poi li cunti, tu li vardasti l'acqua e la via, vardami a mia e 'a me' cumpagnia


GIROTONDO DI BIMBIUna ventata di gioventù ieri sera nel corso della riunione poetica; la poetessa Federica Pistritto recita una poesia. Federica sei sulla buona strada ...!
Realizzazione video: Gino Cataudo

da sx : Paolo Sipione, Pippo Bianca, Gaetano Monterosso, Nadia Iemmolo, Bianca Reale, Armando Carruba, la regista Rosa Peluso e due attori del Teatro Nisseno.