Ai primi di novembre, nei giorni di commemorazione dei defunti, si ripete in Sicilia un rito speciale per il condimento delle olive già commestibili, dopo la salatura delle nere e dopo la salamoia per le bianche. Si prepara una teglia con abbondante olio extra vergine di oliva per catturare il profumo lasciato dal frantoio e per cogliere il piccante che precede la decantazione della massa prodotta. Si fa amalgamare all'olio della teglia un pugno d'origano, pepe nero, peperoncino, e aglio sminuzzato fino. Si mescola bene. Si annegano nell'olio le olive nere e bianche snocciolate, già commestibili. Si mette la teglia in frigorifero fino a quando la massa non si è rappresa. Come tutti i cibi congelati, queste olive perdono il gusto, ma assumendone a cucchiaiate, prendono i sapori più ineffabili a mano a mano che raggiungono la temperatura della bocca. Ed è il crescendo di quel sapore che nasce, a conferire raffinatezza ed eleganza ad un antico piatto della povera gente. Da accompagnare con pane caldo di casa cotto nel forno a legna.
martedì 30 ottobre 2007
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