venerdì 27 febbraio 2009

JOCHI 'I 'NA VOTA - A PALLA 'O MURU

A PALLA 'O MURU
Era un gioco di femminucce, e potevano partecipare due o più ragazzine.
Fatto il tocco per stabilire il turno, la prima, libera di muoversi come voleva, cominciava, lanciava la palla al muro per dieci volte e doveva riprederla con le mani, senza farle toccare terra e cantelinando:
Ooohè!
'a mamma nun c'è
ju accattari
cu Rusalia
rosamarina
'u papà
ch'è scarpareddu
mancia e vivi
'nto 'rinaleddu
Poi doveva continuare per altre dieci volte, doveva battere la palla al muro e riprenderla, stando con i piedi fermi sempre in un punto e cantelinando sempre la stessa strofa.
Poi lo stesso con il piede destro per dieci volte.
Ancora lo stesso con il piede sinistro per dieci volte.
Ora standosu tutti e due i piedi, ma prima di prendere la palla ribattuta doveva battere le mani.
Prima di prendere la palla ribattutta battere le mani due volte.
Batterle una volta dietro la schiena e una volta davanti.
Ripigliare la palla rigirando le mani a pala di mulino.
Ripigliare la palla ribattuta, mettendo le mani a "portafiori" (congiungendo i polsi e allargando le palme).
Riprendere la palla ribattuta a "tavolino" (battendo le mani sulle cosce e piegando le ginocchia).
Se durante le varie evoluzioni la palla cadeva a terra, chi stava giocando si faceva da parte e passava la palla all'altra che cominciava, o, durante il gioco riprendeva da dove aveva sbagliato.
Vinceva colei che faceva bene e per prima tutti i cento colpi.

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