
I "minzini" a seconda della parte anatomica di provenienza, diventavano salsiccia pepata rossa e impastata con vino e finocchietto, lardo salato e pepato nero, pancetta, gelatina, strutto, insomma tutto ciò che è possibile rimediare dal maiale.
Un'altra tradizione popolare diffusa nell'isola, era quella di bruciare il ceppo ('u zuccu) nella notte della vigilia sul piazzale delle chiese.
Attorno a quel fuoco, si riunivano famiglie e i parenti più stretti in attesa della natività: era come un rito sacrale che si rinnovava ogni anno.
1 commento:
Che buono, mi hai fatto venire in mente un bellissimo ricordo, sono anni che non assaggio il sanguinaccio; buono...anzi...buonissimo
approfitto per farti gli auguri di natale. claudia
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